Quando la traduzione tradisce

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Domani 8 di Tevet è il giorno in cui fu tradotta per la prima volta la Torah in un’altra lingua. Il re Tolomeo filadelfo, nel secondo secolo a.e.v, ordinò a 72 Maestri ebrei di preparare una traduzione greca della Torah, la famosa traduzione dei Settanta. I 72 Saggi, isolati da Tolomeo, pur non potendo consultarsi tra loro, tradussero la Torah allo stesso modo e apportarono al testo 15 correzioni identiche al fine di evitare interpretazioni devianti, indicandoci così come all’interno della Torah esiste un dominio dell’intraducibile.

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Rav Colombo: Il vecchio e il nuovo

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Nel quartiere ebraico di Praga si trova la più antica sinagoga europea: la Sinagoga vecchia-nuova. Secondo gli storici, in origine il suo nome era solo “nuova”, ma quando ne fu costruita un altra nei pressi, per sottolineare la sua antichità, alla sinagoga fu aggiunto anche il nome “vecchia”. Continua a leggere »

Rav Arbib: La sensibilità da recuperare

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La parola règhesh in ebraico ha due significati: significa emozione, sentimento ma anche sensibilità. Secondo un grande Maestro contemporaneo, rav Shlomo Wolbe, molto spesso, si sopravvaluta l’importanza delle emozioni e dei sentimenti che sono perlopiù momentanei e si sottovaluta l’importanza della sensibilità. Continua a leggere »

Rav Colombo: Affittopoli e appaltopoli

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Affittopoli e appaltopoli. Oggi uno dei temi ricorrenti sui quotidiani e tg nazionali è l’acquisto o il pagamento di affitti di dubbia legalità da parte di politici e uomini di potere. Rabbì Avraham Yeshaya Karelitz”(1878-1953), noto come Chazòn Ish, fu uno dei più grandi Maestri del XX secolo. Continua a leggere »